Vacanza in Piscina

LucioAnneoSeneca1989
00mercoledì 14 ottobre 2009 18:58
Esperienza Familiare...

Finalmente le ferie, dopo un duro anno di lavoro.
Sono elena, faccio la commessa e ho 23 anni. Non guadagno abbastanza per fare una vera e propria vacanza, ma per fortuna ho una villetta con una piccola piscina, dove posso almeno abbronzarmi.
Prendere il sole mi piace veramente molto. Certo, sarebbe più bello poterlo fare al mare, ma c'è un vantaggio ad abbronzarmi qui: la villetta non ha palazzi alti intorno e, lontana da sguardi indiscreti, posso "colorarmi" uniformemente prendendo il sole nuda. Anzi, posso anche stare nuda per tutto il tempo in casa, e questo mi dà una sensazione di libertà assoluta.

Potrei farlo anche al mare certamente, sono abbastanza disinibita da poter stare nuda anche con gli amici.. ma nella mia comitiva di amici non tutti sono disposti a fare naturismo, e per principio non voglio dare la possibilità di vedermi nuda ad amici che non vogliono fare altrettanto: non lo trovo giusto. Ma mi va bene anche farlo da me.
Le mie speranza però subiscono una brusca interruzione: mia madre mi dice, proprio prima di partire, che verrà a stare da me mio cugino, di un anno più piccolo di me, perchè anche lui non ha i soldi per poter fare una vacanza fuori. E inoltre può farmi anche da "guardia del corpo" visto che dovrei rimanere sola in casa.

Non è proprio il massimo!! Con lui a casa rischio di farmi un'abbronzatura con i segni del costume se non lui non decide di andarsene al mare durante il giorno. Dò per scontato che di certo non farà naturismo..è un ragazzo molto timido, che forse non ha neanche mai avuto una storia!! Belle vacanze si prospettano..
Mio cugino arriva la sera stessa con tutti i suoi bagagli. Non fa fatica a portarli perchè, per quanto non abbia i muscoli straripanti di un istruttore di palestra, ha un fisico atletico, anche se non lo mette in mostra perchè veste in maniera un tantino discutibile: maglie e jeans larghi!!

Lui è talmente stanco che va a dormire molto presto, così non avendo nulla da fare vado a dormire anche io.
Il giorno dopo mi sveglio prima di lui.. faccio in tempo a farmi una rapida doccia ed a preparare la colazione. Mentre sto versando il caffè, scende Marco che, a sua volta, ha già fatto la doccia ed indossa una maglietta, ovviamente larga, ed un paio di pantaloncini, anch'essi larghi.

“Dovresti migliorare un po' il tuo look” gli dico scherzando per dargli il buongiorno. “Perchè, cosa ho che non va?” mi risponde lui, ancora intorpidito dal sonno. “Beh, basta che ti guardi.. magari poi ti spiego”, gli dico sorridendo.

“Beh, non dubito che tu sia vestita meglio, ma in fondo siamo in casa!!” bofonchia lui mentre prende il caffè. Gli sorrido pensando che in effetti io sarei pronta già per uscire in spiaggia: indosso il bikini con una canottina che lascia scoperta la pancia ed un pareo dello stesso colore del costume.

“Dai su, così ci andiamo ad abbronzare un pò”, gli dico per cambiare discorso. “Ma si Ele! Sono qui per questo e per rilassarmi”.
Andiamo in giardino, lui si toglie la maglia e scopro così che i pantaloncini che indossa sono un costume.. un orrendo costume, di quei pantaloncini lunghi fino al ginocchio!

Mentre tolgo la canotta gli dico: “ma tu hai voglia di abbronzarti?”. Lui ovviamente mi risponde di si e io non posso trattenermi: “beh allora spero che tu non abbia solo quell'orrendo costume.. perchè con quello di certo non ti abbronzi molto!!”.

Lui sembra un po' consapevole e mi dice che effettivamente ha altri costumi con sé diversi da quello. Gli dico di provvedere, perchè solo a guardarlo mi fa venire caldo!!

Lui torna in casa, e quando esce di nuovo io sono già sdraiata ad abbronzarmi, pensando che avrei potuto farlo senza quel dannato costume, se non ci fosse stato lui. Sento i suoi passi e mi giro per guardarlo.. e resto un attimo bloccata. Da un estremo all'altro: ha messo un costume a slip marroncino!! Glielo dico, e lui sembra imbarazzato, e mi dice che non l'aveva messo prima perchè non gli sembrava il caso. Gli rispondo che non capisco di cosa si preoccupi, è un costume! Lui sembra voler ribattere qualcosa, ma poi si trattiene e si sdraia sul lettino vicino al mio.
Iniziamo a parlare un po' del più e del meno, era un po' che non ci vedevamo. Nel frattempo lo scruto un po', rendendomi conto che ultimamente sembra avere un fisico ancora più tonico del solito, e glielo dico tranquillamente. Lui diventa rosso e si imbarazza in maniera piuttosto evidente.

“Dai su – gli dico – non sarà la prima volta che te lo dicono!”. Lui conferma, e con estrema timidezza ribatte: “immagino che lo dicano anche a te”..

Io gli sorrido e gli rispondo: “beh si, ma non quanto vorrei!”. Durante questi scambi di battute noto che ogni tanto il suo sguardo cade sul mio seno, che non è molto nascosto dal mio reggiseno a triangolo. Non ho un seno grandissimo (una terza) ma sodo si.
Ovviamente faccio finta di niente su questo. “Comunque grazie per il complimento”, aggiungo.

Finiamo per parlare della villetta, che è tranquilla, permette di stare in relax e che a lui piacerebbe averne una simile.
Non volontariamente poi mi scappa una battuta sul fatto che non ci sono palazzi intorno e che si può stare un po' in liberta, anche di abbigliamento. E aggiungo: “infatti per colpa tua dovrò sopportare di abbronzarmi con i segni del costume!”.
Lui rimane un po' interdetto, rendendosi conto di cosa significa la mia frase: “vuoi dire che pr-prendi il sole nuda qui di solito?” balbetta con timidezza. Non volevo dirglielo volontariamente, ma ovviamente lo confermo.

Lui cerca di scusarsi: “oh, mi spiace, non volevo rovinarti la vacanza”, e io lo tranquillizzo: “non preoccuparti, non è importante..e poi – mi scappa la battuta – se vuoi puoi farlo anche tu”.

Marco è sempre più imbarazzato: “perchè, vuoi dire che se io lo.. facessi, tu pure.. staresti?”. Io sto al gioco: “certamente marco, in fondo che male c'è, se tu lo fai io non mi imbarazzo poi a farlo a mia volta, così come capita con i miei amici”.
Così gli racconto più in dettaglio del fatto che non ho inibizioni di questo tipo, ma non voglio che mi veda qualcuno che poi non si fa vedere a sua volta. E concludo la dicendo: “tu non saresti disposto a farlo?”

“Insomma..a te non piacerebbe prendere il sole nudo?” ribatto io, vedendo che lui era rimasto un po' titubante. Marco diventa rosso e per me sarebbe già una risposta sufficiente. In realtà la sua risposta mi sorprende: “devo dirti la verità ele, ci ho pensato qualche volta, e forse mi piacerebbe anche provare.. ecco perchè avere una villetta come questa sarebbe l'ideale. Forse in una situazione in cui non potesse vedermi nessuno gradirei abbronzarmi in libertà!”.

“E allora perchè non lo fai? Qui puoi prendere il sole nudo senza essere visto da nessuno se vuoi, no?”. Lui mi guarda come per dire che non era proprio così, perchè ci sarei stata io. “Beh certo”, aggiungo, “nessuno a parte me, ma io non faccio testo no?”.
“Ma come non fai testo!! Fai testo più di chiunque altro casomai, sei mia cugina e mi imbarazzerebbe in maniera pazzesca farmi vedere nudo da te!”. “E perchè scusa – ribatto io con naturalezza – in fondo se tu decidessi di farlo mi mettere in libertà anche io.”.
Lui arrossisce subito e mi dice “ecco, così sarei doppiamente imbarazzato!”. “E per quale motivo??”, rispondo io sorpresa “avrai già visto una ragazza nuda certamente. E poi penso sempre che un bikini non nasconda molto del fisico!!”. Mentre lo dico mi guardo un attimo, ed in effetti questo è uno dei motivi per cui non mi imbarazza poi tanto stare nuda davanti agli altri. Il costume che indosso copre appena i seni, la cui forma naturale si percepisce molto bene, e anche lo slip è abbastanza ridotto, anche se non è un tanga in stile brasiliano!

Noto che anche il suo sguardo mi passa per un attimo in rassegna, soffermandosi qualche attimo in più sul seno, poi risponde, sempre timido: “beh vabbè, comunque copre, anche se sicuramente meno dei costumi maschili”. Non credo che lui l'abbia detto appositamente per attirare il mio sguardo su di lui, sono certa anzi che la frase gli è uscita così, senza ragionare troppo sulle parole a causa dell'imbarazzo. Ma l'effetto è proprio quello di attirare il mio sguardo sul fisico ed in particolare sul suo costume, sotto al quale è fin troppo evidente un rigonfiamento. Il colore scuro del costume non rende giustizia e non evidenzia troppo la cosa, ma l'erezione è chiara. Ed altrettanto chiaro è il mio sguardo che indugia lì per qualche attimo, tant'è che marco si sente osservato e si gira schiena al sole, fingendo di farlo per caso. La sua timidezza mi induce a stuzzicarlo un po', anche se so bene di non poter esagerare, ma la battuta mi esce spontanea: “devo dire che anche alcuni costumi maschili non nascondono poi molto...”. La dico con un sorriso, ma noto il viso di marco che diventa paonazzo, perchè così ha avuto la certezza che l'ho guardato proprio lì. “Dai ele, non mettermi in imbarazzo.. vedi, questo è uno dei motivi per cui non potrei mai stare nudo qui.. e meno che mai in una spiaggia nudisti!!”.
“Ma dai – cerco di rassicurarlo io – è una cosa naturale quella. Anzi in questo caso lo prendo come un complimento! - dico sorridendo. E poi guarda che capita anche ai miei amici quando andiamo nelle spiagge..ed essendo una cosa naturale loro non se ne curano e continuano tranquillamente quello che stavano facendo, come se niente fosse. Alla fine ci si abitua.. si abituano loro e gli capita meno spesso e ci abituiamo noi ragazze e non ci cade più troppo spesso lo sguardo lì!”.

“Eh però allora vi ci va lo sguardo lì!!!” dice lui preoccupato. “Certo – ribatto – anche quella curiosità è una cosa naturale, non c'è niente di male. Fa tutto parte del fisico. E non dirmi che gli sguardi dei ragazzi non vanno sulle parti “nascoste” tipo il seno o il sedere.. i vostri occhi cadono sempre lì anche con i costumi!!”.
Lui diventa di nuovo rosso in volto, pensando che io avessi colto le diverse occhiate che lui nel frattempo aveva lanciato al mio seno. Così lo tranquillizzo: “dai non ti preoccupare, non me la prendo se ogni tanto ti cade l'occhio.. succede anche con i miei amici, non ci faccio caso”.Marco arrossendo ancora, conferma senza parole di aver guardato un po'.

“Vabbè dai facciamo così.. - propongo io – dubito che mi consentirai di prendere il sole senza questi odiosi segni del costume.. però almeno stiamo in tranquillità: tu non farti problemi se ogni tanto ti scappa di guardarmi.. però in cambio devi fare lo stesso anche tu. Se davvero in futuro vorrai provare a fare nudismo, devi iniziare ad abituarti a non sentire il peso degli sguardi su di te. Quindi il patto è che tu non devi crearti problemi se ti capita.. quello che ti è capitato prima, e non devi star lì a nasconderti o girarti per forza. Cerca di essere naturale, anche se pensi che io potrei vedere qualcosa che ritieni che io non debba vedere. E' un modo per abituarsi.. meglio con me che con estranei no?” e gli tendo la mano come per sancire il patto.

“Non so se ci riuscirò” ribatte lui esitando un po'. “E va bene, forse hai ragione, proviamo” e mi stringe energicamente la mano”. “Bravo!!” gli dico io entusiasta.. “è un primo passo!Ora abbronziamoci un po' però!” e dicendolo mi giro di spalle, mi sdraio e mi slaccio il reggiseno.. almeno i segni sulla schiena voglio cercare di evitarli...

Il giorno successivo mi sono svegliata di nuovo per prima, e sono andata subito a fare la doccia. Avevo una gran fame, così dopo essermi asciugata alla meglio ho messo su solo lo slip e una maglietta e sono scesa a preparare la colazione.
Marco non si è visto, così sono salita di nuovo al piano di sopra per vedere se stesse ancora dormendo. La porta della sua stanza era aperta, lui era davanti allo specchio. Approfittando del fatto che non mi aveva sentita arrivare, mi fermo sulla soglia colpita dal suo fisico. Indossa infatti un costume bianco a pantaloncino attillato, che mette in evidenza un sedere be n disegnato e tonico, ma che sembra far risaltare anche tutto il resto del fisico molto atletico.
Sono io stessa a rompere il silenzio: “questo si è che è un bel costume!”. Lui si gira di scatto, e vedendomi gli viene spontaneo di mettersi le mani davanti, a coprirsi come fanno i giocatori di calcio quando gli avversari tirano le punizioni. Gli dico sorridendo: “guarda che non sei mica nudo!”. Lui imbarazzato risponde: “con questo costume è quasi come se lo fossi.. ecco perchè non lo metto mai!”.

“Bene – dico io – allora visto che quel che ci siamo detti ieri, tu oggi terrai questo bel costume! Ora scendiamo dai”. “Ele ma che dici”, mi risponde lui, “ma come faccio.. e poi scusa, ora decidi tu il costume che devo mettere??”. “Certo, siamo in casa mia!!” rispondo io sorridendo. A quel punto lui azzarda una frase che non avrei immaginato: “ok però allora io scelgo il tuo!!”.
Quando gli dico che per me va bene, lui resta interdetto, e allora capisco che aveva solo voluto fare una battuta. “Vuoi dire davvero che ti cambieresti il costume mettendo quello che ti dico io?” chiede lui. “Guarda la cosa è ancora più semplice – rispondo io sorridendo – perchè il costume stamattina ancora non l'ho scelto! Dai vieni..” e lo porto nella mia stanza, mentre noto che arrossisce e che quel suo pantaloncino bianco è così attillato che si percepisce piuttosto bene la forma del suo pene.. cresciuto alla notizia che sotto non ho il costume..

“Tocca a te.. scegli pure!” dico a Marco. Lui è titubante, poi sceglie un bikini bianco con uno slip molto succinto. “Però.. una scelta ben pensata!!” lo prendo in giro io mostrando lo slip. “Scusa non mi ero reso conto che era così.. audace” - si scusa lui – se vuoi ne scelgo un altro”.

“Non preoccuparti, va bene così, altrimenti non sarei coerente con me stessa!” lo rassicuro io, ma intanto mi giro dandogli le spalle e mi tolgo come se niente fosse la magliettina, rimanendo in slip con la schiena nuda. Mi allaccio il reggiseno e poi mi giro verso di lui notando la faccia sbigottita. “E dai pare chissà cosa hai visto!! Te l'avevo detto che non avevo ancora scelto il costume no? E poi se avessi voluto stupirti non mi sarei nemmeno girata.. Dai ora esci che mi cambio lo slip”. Lui arrossisce subito: “si si scusa, vado subito”. Ma, mentre esce, il mio sguardo cade di nuovo lì, e vedo che rispetto a prima si intravede una forma più grande. Non è rimasto indifferente alla scena..

“Allora ti piace indossato?” chiedo a Marco dopo essere scesa in giardino. Lui era praticamente sceso non appena gli avevo detto di uscire dalla camera per cambiarmi. Il reggiseno è come quello del giorno prima, a triangolo senza coppa, che lascia libero il seno. Ed è lì che per un paio di secondi lo sguardo di marco si ferma, suo malgrado. “Decisamente si, ti sta molto bene ele” - balbetta lui – ma certo non è il costume che fa la differenza!”. Aveva azzardato un complimento e la cosa, ovviamente, non mi dispiaceva. “Grazie” taglio corto io, “ma non star lì a fissarmi le tette!”.
Lui diventa subito paonazzo. “Dai sto scherzando marco, ne abbiamo parlato ieri no? Non preoccuparti. Anzi, potresti dirmi cosa ne pensi!” aggiungo io, forse esagerando, mentre mi sdraio. “Cosa penso delle tue....? Ele credo che non sia il caso dai..”. Marco è evidentemente imbarazzato da quei discorsi e mi rendo conto che devo farlo sciogliere un po'.

“Ma dai per così poco! Sai quanti commenti sulle tette mi fanno gli amici e le amiche in continuazione? Soprattutto per prendermi in giro, quindi immagino che non sia uno spettacolo così gradevole!” gli dico io, ben sapendo che in realtà i commenti sono altri, per mia fortuna.

“Ele ma scherzi – ribatte lui quasi senza pensare ma arrossendo comunque – io penso che i maschi lo dicano per non darti soddisfazione e le femmine per invidia.. hai un seno praticamente perfetto!!”. E per un attimo me lo guarda. “Trovi? Oh grazie allora!”, gli rispondo con falsa sorpresa. “Peccato che il giudizio è falsato dal reggiseno, ma non lo tolgo per il motivo che sai. E in ogni caso, può darsi comunque che il tuo giudizio sia solo per compiacermi..” e lo guardo dalle parti del pene in maniera evidente. “No, a ben vedere credo che tu dica la verità..” gli dico sorridendo, mentre noto che sotto al costume si è delineata in maniera molto chiara la forma del suo pene eretto. E non posso fare a meno di constatare che le dimensioni sono ragguardevoli, motivo per cui il mio sguardo indugia qualche istante di troppo. “Ele dai non mettermi troppo in imbarazzo - ribatte lui – so quale patto abbiamo fatto ieri però sono ancora un po' in difficoltà a far finta di niente su questa cosa”.

“Hai ragione marco – mi scuso io – ma confermo che quel costume è davvero carino!” e continuo ancora a guardarlo lì. Forse proprio a causa di questo mio atteggiamento, ho la sensazione che gli cresca ancora, tanto che in pochi istanti ha raggiunto la punta ha raggiunto l'elastico superiore del costume. “Ele dai, non costringermi a girarmi, è già abbastanza imbarazzante il solo fatto che succeda.. non metterti a guardare fissa!” mi dice lui.

“Si scusami, è che davvero anche alcuni costumi maschili, come dicevamo ieri, non nascondono molto!” dico sorridendo. “E perchè credi che io non lo metta mai questo?” conferma lui. “Beh allora potresti toglierlo no?” suggerisco io. “ELE!!! Non ricominciare!” ribatte subito marco. “Si si ho capito” lo zittisco io “devo tenermi questi segni e anche tu.. e perchè? Perchè tu hai problemi a farti vedere nudo da me, quando con quel costume si vede comunque tutto!!”. Poi scoppio a ridere: “te la farò pagare” e marco ride insieme a me.

La mattinata scorre tranquilla finché arriva l'ora di pranzo. Io ne avrei anche fatto a meno, ma per fare compagnia a marco decido di preparare un piatto di pasta per entrambi.
Rientro quindi in cucina senza rimettere il pareo e la canotta, visto il caldo, e marco mi segue per aiutarmi. Metto a bollire l'acqua nella pentola riempita da marco. Mentre lui me la passa, noto il suo sguardo cadere direttamente sul mio seno (lui è un po' più alto di me). “Marco attento a dove guardi” - lo prendo in giro io – altrimenti ti cade la pentola!”. In effetti lui ha un sussulto, rendendosi conto che l'avevo notato, e un po' di acqua cade fuori dalla pentola. “Scusa ele” - mi dice lui – non l'ho fatto apposta”. “Peccato, - lo provoco io sorridendo – allora non stavi guardando perchè è bello da guardare!”. “Certo che lo è – arrossisce lui – ma non l'ho fatto comunque volontariamente!”.

“Dai marco – lo tranquillizzo io – te l'ho detto, puoi guardare quando vuoi non ti preoccupare. Forse è solo la curiosità che ti spinge a sbirciare. E' uno dei motivi per cui è bello stare nudi.. ci si toglie quella curiosità che spinge a guardare.. tu stai forse immaginando come è il mio seno senza il reggiseno?”. Nell'arrossire, marco mi dà implicitamente la risposta alla mia domanda.
Mi rendo conto allora che forse se voglio ottenere di poter prendere il sole in libertà, con lui devo prendere maggiormente l'iniziativa e rinunciare almeno in parte al mio principio di non farmi guardare da chi poi non si fa guardare. E allora azzardo: “Vuoi che proviamo? Magari mi tolgo il reggiseno così puoi guardare senza dover immaginare.. poi ti abitui e non sentirò più lo sguardo curioso su di me!” dico sorridendo. Lui balbetta: “davvero lo faresti?”.
“Pensi che io scherzi quando dico certe cose?” sorrido io. “Facciamo come dico io. Ma ad un patto: tu non devi assolutamente nascondere nulla di quello che ti succede e di quello che pensi.. devi essere un pochino più libero mentalmente!”. “E va bene – mi risponde – ci proverò”.

“Uhm.. devi riuscirci, non provarci – e mentre slaccio il reggiseno chiedo conferma: “sicuro?”. Marco fa cenno di si, e io tolgo il top del costume lasciando scoperti i seni. Il suo sguardo ovviamente rimane fisso lì per qualche istante. Credo che il mio seno sia attraente, forse è anche un motivo inconscio per cui non ho problemi a mostrarlo. Non è grande, ma penso che abbia una bella forma piena.
Sono io a rompere il silenzio: “allora? Guardato bene? Che ne pensi? E' come lo immaginavi?”. Lui balbetta un “si e no.. comunque complimenti!”.

Sorrido e guardo i suoi pantaloncini.. l'effetto è stato pressoché istantaneo e l'erezione di marco è evidentissima. Ora che sono più vicina rispetto a quando eravamo fuori, noto anche che il costume delinea tutte le forme, compresa quella della punta del pene. Ho anche la conferma che marco è molto ben dotato, e i capezzoli mi si inturgidiscono un po'.

“Si.. in effetti sembra che tu abbia gradito!” lo prendo in giro io. Lui si riprende, si guarda, e alza le braccia in gesto di resa: “e vabbè.. non posso nascondermi no? Prendilo di nuovo come un complimento!”. “Senz'altro! - ribatto io – ma mi piacerebbe sapere a questo punto cosa lo tieni a fare su quel costume, che tanto si vede tutto comunque. Tu ora mi vedi il seno.. c'è tutta questa differenza rispetto a prima? A parte che vedi i capezzoli, la forma del seno la vedevi bene anche prima,no? Come io ora vedo la forma del tuo pene”.
Marco diventa paonazzo in un attimo. “Ele dai non mettermi così in imbarazzo..”. “Macchè imbarazzo – gli dico io – cosa c'è di male, è una cosa naturale a cui dovresti abituarti!!! Comunque senti, mentre l'acqua per la pasta si scalda, io vado a sciacquarmi un attimo, così mi tolgo di dosso questa sensazione di calore”. “Ti dispiace se vado anche io? Magari uso il bagno di sopra, così si guadagna tempo”. “D'accordo, io uso questo qui sotto allora.. mi raccomando sbrigati che fra poco l'acqua bolle e mettiamo giù la pasta”. “Ok – mi risponde - a fra poco” e si allontana lanciando ancora uno sguardo al seno mentre entro in bagno.

Mi rendo improvvisamente conto di essermi bagnata un po'.. la vista dell'erezione di marco non mi ha lasciata del tutto indifferente. Prima di sciacquarmi devo andare al piano di sopra a prendermi un altro costume. Esco dal bagno a piedi nudi e salgo le scale. Per andare nella mia camera passo davanti all'altro bagno.. e mi passa per la mente un'idea strana. Cerco di resistere ma la tentazione è forte perchè probabilmente sono ancora eccitata per la vista dell'erezione di marco. Mi avvicino al buco della serratura presa dalla curiosità..e metto l'occhio per sbirciare. Lui è di spalle rispetto alla porta.. ed ha il costume abbassato! Ed è chiaro cosa sta facendo, perchè il suo braccio destro si muove, con la mano che dovrebbe essere, anche se non la vedo, dalle parti del suo pene.

Insomma.. si sta masturbando, ed ha probabilmente deciso di venire nella vasca da bagno, che è di fronte a lui. Lo sta facendo perchè mi ha visto il seno e si è eccitato molto.. e mi ritrovo a pensare 'accidenti.. peccato che la vasca non è da un'altra parte della stanza, così l'avrei visto!' e mentre lo penso, la mia mano scende, si insinua nello slip del costume ed inizio a masturbarmi anch'io, prima con un dito, poi con due dita. Vorrei che lui si girasse, ma so che non lo farà proprio perchè ha la vasca davanti così. E so anche che lui si aspetta di trovarmi giù, quindi non posso indugiare ancora, devo prendere il costume e scendere. Entro nella mia stanza, prendo il primo che mi capita e scendo di nuovo in bagno, scappando quasi di corsa perchè se marco avesse finito potrebbe aprire la porta proprio in quel momento.

Così mi ritrovo nel bagno di sotto, ripensando a quello che avevo visto, ed a quello che avrei potuto vedere se fossi stata più fortunata.. mi masturbo un po' anche prima di lavarmi, poi mi sciacquo anche la parte superiore del corpo mentre sento marco riscendere. Così mi asciugo, metto il costume che ho preso nella mia camera (mi rendo conto solo che è rosa) ed esco quasi di corsa dal bagno... in topless, come vi ero entrata.

Marco ha l'aria di essere un po' svagato e penso che sia perchè ha appena finito di masturbarsi, io corro alla pentola notando che l'acqua bolliva già da un po', prendo la pasta e ne verso un po' nella pentola. Noto che lui ancora mi sta guardando un po' sbigottito, probabilmente perchè mi rivede in topless, e quindi rompo il silenzio: “ti aspettavi forse che rimettessi il reggiseno? Ormai mi hai visto il seno, non ha più senso, almeno in questo sono più libera!!” dico sorridendo. “Ehm.. si.. forse mi aspettavo che lo rimettessi – mi risponde lui - ma più che altro mi aspettavo che mettessi un costume..” aggiunge arrossendo. Io non capisco lì per lì, poi mi guardo e mi rendo conto che quella situazione ha intontito un pochino anche me. Avevo preso il costume di fretta, l'avevo indossato di fretta ma soprattutto con la mente intorpidita per quello che avevo visto e fatto. E non mi ero proprio resa conto di non aver indossato un vero e proprio costume ma un indumento intimo.. per la precisione un perizoma!!! Per la prima volta da quando è arrivato marco, divento un po' rossa anche io..

Come avevo fatto ad essere così sbadata? Marco ora mi guardava pensando che io avessi voluto davvero mettere quel perizoma invece del costume. Dovevo trovare in fretta una spiegazione perchè di certo non potevo dirgli che mi ero sbagliata. “E allora? - faccio io con naturalezza – mai visto un perizoma? Questo qui è come un costume, non è mica trasparente o di pizzo!”. Lui mi sembra comunque confuso perchè subito dopo il topless gli ho concesso anche la vista del sedere in perizoma, e lui pensa che l'abbia fatto volutamente. “Si capisco, però sai Ele, pensavo che avresti messo sempre uno slip normale!!”. “E beh – concludo io – per me non fa differenza. Per te?”. “Nessuna certo – dice lui – però non farmi battute poi se mi cade l'occhio anche lì!”.
Aveva azzardato un pochino di più e la cosa non mi dispiaceva. “Fai pure, tanto lo so che ho il seder e un po' grosso..”. “Macchè! - mi risponde subito marco – E' perfettamente in proporzione col tuo corpo..” e mentre lo dice il suo sguardo cade prima sul mio seno, poi sulle gambe. “Se lo dici tu”, concludo io, poi spengo il fornello e scolo la pasta.

Durante il pranzo parliamo di altro, ma i suoi sguardi sul mio seno non passano inosservati. La curiosità era tolta ma lui continuava a guardare e neanche si nascondeva più di tanto. Evidentemente lo apprezzava davvero e la cosa mi faceva ovviamente piacere.
Dopo aver finito lui si propone di lavare i piatti. “Sei un perfetto gentleman ma non preoccuparti li faccio io i piatti” gli dico io. “Ok – risponde lui – allora resto qui a farti compagnia” e si siede di nuovo al tavolo. Così è dietro di me e mi vede di spalle mentre lavo i piatti, e la battuta mi esce spontanea: “Compagnia? Come no, tu vuoi guardarmi il sedere!!”. “Può darsi.. hai detto tu che non devo farmi problemi no?” ribatte lui. “Vedo che cominci ad abituarti!” gli dico io notando che sembra meno inibito rispetto a prima. Forse la mia nuova strategia ha avuto l'effetto sperato.. e se è così, la scelta del perizoma, seppure involontaria, si è rivelata azzeccata.
Poi mi giro un attimo per strizzare l'occhio come per dirgli che è sulla strada giusta, ma nello sguardo d'insieme noto che ha di nuovo una evidente erezione. “Cugina così ti viene il torcicollo!” mi prende in giro lui, evidentemente notando che lo sguardo si è soffermato sul suo costume per qualche attimo di troppo. Vedo che arrossisce dicendolo, però mi rendo anche conto che prima non l'avrebbe neanche detto. Si, ero sulla via giusta. “Non farti strane idee cugino, - gli dico – non c'è poi molto da vedere lì!!”.

Lui rimane in silenzio, forse era ancora troppo per la sua inibizione. Invece poi mi stupisce con una battuta: “Eppure l'occhio ti ci cade spesso.. può essere la stessa curiosità che avevo io con il tuo seno?”. Cosa volevano dire quelle parole? Che era disposto a fare quello che avevo fatto io togliendomi il reggiseno? Ma come mai quel cambio di atteggiamento? Mi sembrava un risultato anche troppo evidente per essere solo frutto della mia strategia! “Beh marco, può anche darsi che sia come dici tu.. in quel caso sapresti come risolvere la questione no?” gli ribatto sorridendo e girandomi un attimo verso di lui. “Si.. immagino che dovrei fare come hai fatto tu no?” mi dice avvicinandosi al lavandino e mettendosi di fianco a me. “Esatto!!” e sorrido. “Beh – aggiunge lui con tranquillità – ma in fondo tu hai già visto qualcosa no?” e sorride anche lui.

Ora sono io a diventare un po' rossa perchè mi viene il dubbio che lui si sia accorto che lo stavo spiando di sopra. Sono certa che non è possibile, eppure il “senso di colpa” mi fa pensare che potrebbe essere successo. “Che succede Ele? Ti vedo un po' imbarazzata!!” e ridacchia ancora “l'hai detto tu che questo costume nasconde poco no?”. Un sospiro di sollievo.. si riferiva a quello!! Eppure qualcosa non mi convinceva.. il suo atteggiamento era troppo diverso ora, sembrava aver preso molta confidenza. “Certo – dico con un po' di titubanza – te l'ho detto.. si intravede parecchio ma tu hai promesso che non farai in modo di nasconderti, quindi rispetta i patti!” dico sorridendo. “Beh - mi dice lui – i patti sono patti. E io non farò in modo di nascondermi.. penso che te ne puoi rendere conto anche ora..”.
Aveva ragione.. il suo pene era perfettamente disegnato sotto al costume, si potevano notare anche alcune nodosità e la forma rigida che arrivava praticamente al bordo superiore del costume pur essendo piegato sulla destra. Se fosse stato più lungo di un centimetro, sarebbe probabilmente uscito dal costume. E marco non si stava nascondendo.. anzi, ora me l'aveva fatto notare lui! “Si, devo dire che sei sulla buona strada per una maggiore disinibizione!”.
“Grazie a te ele!” mi dice lui sorridendo e guardandomi in maniera evidente il seno. “Ora forse dovrei fare davvero come hai fatto tu..” aggiunge. “Toglierti il costume certo!” gli dico io con un sorriso, sperando che sia la via giusta per abbronzarmi integralmente..e per vederlo nudo!. “Ma no ele non mi riferivo a quello.. dicevo che ora dovrei fare come te e per vedere il resto della tua nudità dovrei spiarti dal buco della serratura!!”

In un attimo divento paonazza.. se n'era accorto!! Ma come??? “Immagino che tu ti stia chiedendo come me ne sono accorto..” mi dice lui ridacchiando. Io faccio segno di si. “Beh ele, diciamo che non sei molto brava a spiare. Avevo sentito dei rumori, così ho socchiuso la porta.. lì per lì non c'era nessuno.. ma poi ti ho vista sfrecciare verso le scale con in mano il costumino che ora indossi.. non ero certo che l'avessi fatto, ma ora me l'hai confermato!!” e scoppia in una risata.

“Mascalzone!!” gli dico io con un sorriso misto a rabbia per essere stata così stupida. Lui si era accorto di tutto e io avevo confermato. Ecco spiegato il suo cambio di atteggiamento.. ha capito che poteva giocarsi questa carta, e che in fondo io ero molto curiosa, forse anche più di quanto lui lo era di me!!
Gli tiro un pugno sul torace. Lui barcolla un po' ma non smette di ridere. “Dai su! Che male c'è.. è una cosa naturale spiare!!” mi prende in giro ripetendo le parole che io dicevo a lui sulla nudità.
“E non ho nemmeno visto niente poi!” aggiungo e scoppio in una risata liberatoria anche io. “Accidenti! Mi fa lui.. davvero?”. “Certo – confermo io – eri girato di spalle con il costume abbassato”. “Così?” dice lui, mentre si gira e si abbassa il costume. Io rimango interdetta, ma mi rendo conto che ora lui ha perso le inibizioni perchè si sente forte del fatto che ero io a spiarlo.

“Si così – confermo io stando al gioco – esattamente.. peccato che eri girato”. “Beh lo sono anche adesso – mi dice lui – con la differenza che non c'è una porta a dividerci.”. Il messaggio è chiaro. Presa da una curiosità incredibile, mi sposto davanti a lui e abbasso lo sguardo. Il suo pene nudo è completamente eretto, la punta tutta fuori. E' davvero grande come sembrava sotto al costume. Non solo lungo ma anche piuttosto largo. Leggermente curvo, caratteristica che non mi dispiace. E a quel punto non riesco a togliergli gli occhi di dosso! Mio cugino è nudo davanti a me, il suo fisico è quasi perfetto con i muscoli ben definiti.. proprio tutti i muscoli.. infatti ora so che anche il suo pene lo è. Mi 'risveglia' lui stesso dal torpore: “Ele così ti viene davvero il torcicollo.. non lo fissare troppo, potrebbe passarmi questo attacco di disinibizione!!” scherza marco guardandomi. Ma in questo momento sono troppo eccitata, continuo a guardarlo e mi viene da dire, non so neanche come: “ma prima stavi facendo qualcosa con la mano. Non ho ben capito cos'era”. Lui ha un attimo di esitazione, poi se lo prende nella mano. “Ma dici quando facevo così?” e ripete il movimento che stava facendo in bagno, iniziando a masturbarsi. “Si – confermo io- anche se vederlo così in prima fila è meglio”.

Sono ormai ad una eccitazione incredibile.. i capezzoli turgidi e mi sento molto più bagnata di quanto lo fossi prima. Ma ne ho motivo. Lui si sta masturbando un pene incredibilmente attraente proprio davanti a me. Io sono praticamente paralizzata a guardarlo. Marco fa un passo verso di me e biascica qualcosa, io nemmeno lo sento. Poi capisco.. sta per venire e nel frattempo si è avvicinato ancora. Non faccio in tempo a prendere un fazzoletto o qualcosa che sento i primi colpi addosso a me.. il primo sul seno, poi due tre fiotti sulla pancia (uno subito sotto al seno, uno verso l'ombelico e uno sullo slip), uno sulla coscia, ancora qualcosa sul ginocchio. Poi si ferma. “Colpita e affondata” mi dice secco, scoppiando in una risata. Io gli guardo il pene ancora gocciolante, mi guardo piena del suo sperma, poi lo guardo in viso e ribatto: “ti farò pagare anche questa!!”. Ma intanto sto anche ridendo insieme a lui.

Buona Lettura !!!

Saluti...
rosso.mi
00martedì 20 ottobre 2009 00:46
Grazie

Racconto a dir poco meraviglioso

Grazie 1000

Davvero
LucioAnneoSeneca1989
00martedì 20 ottobre 2009 15:04
Prego

Se qualcuno lo gradisce per intero in tutti i suoi oltre dieci capitoli me lo faccia sapere...

Anche se nelle altri parti va fuori dal contesto C.f.n.m. per questo non l'ho postato per intero...

Saluti...
rosso.mi
00martedì 20 ottobre 2009 19:19
grandissimo così...10 capitoli sono tanti...così dettagliato e soprattutto LA LINEA CHE HAI DATO SONO NOTEVOLI
grandissimo
LucioAnneoSeneca1989
00martedì 20 ottobre 2009 23:12
Grazie Mille

Allora !!! ;-D

Saluti...
flickRM
00mercoledì 28 ottobre 2009 20:05
molto eccitante!!!!


[SM=g27988]

LucioAnneoSeneca1989
00mercoledì 11 novembre 2009 22:40
Grazie

Mille ;-)

Saluti...
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