Parte XII
Ho trovato questa storia sull'internet. Per la traduzione ho usato Google Traduttore, quindi potrebbe non essere il massimo. Se volete contribuire a migliorarla siete liberi di farlo. (:
Tutti i protagonisti della storia sono maggiorenni. NO CP.
Era Coach Tommaso, il mio capo! Improvvisamente mi sentii male. Il mio capo stava per vedermi nuda !! Ho finalmente capito perfettamente quello che Sara e le sue amiche devono aver provato ad essere viste nude dai loro padri. Volevo strisciare in un buco e morire.
"Smettetela!" L'ho sentito dire mentre si faceva strada tra la folla arrivando sempre più vicino al pennone. "Fate largo. . . di più. . . che diavolo? "Poi ho sentito le voci di altri insegnanti, tutti maschi che si avvicinavano.
"Chi è responsabile di questo?" Ho sentito chiedere al signor Cinti, l'insegnante di scienze.
"Non lo sappiamo", una ragazza rispose. "Erano così quando siamo arrivate qui.
Ho sentito qualcuno che cercava di sciogliermi tirando le corde intorno ai polsi e ho potuto sentire qualcuno accanto a me sbattere contro la mia spalla mentre lavorava su Chiara.
Non appena le mie mani furono libere le ho alzate per tenere lontano chiunque volesse rimuovere il sacchetto sulla mia testa, anche le mie caviglie furono sciolte.
Gli studenti tutti applaudirono quando fummo liberate. Con attenzione ho fatto un piccolo strappo nel sacchetto con le dita in modo da poter vedere fuori, sono rimasta scioccata da quante persone erano lì in piedi ancora a guardare !! La prima cosa che ho fatto è stata quella di guardarmi intorno per vedere se riuscivo a trovare i miei vestiti e documenti, non solo volevo qualcosa per coprirmi, ma anche nascondere qualsiasi prova, come il mio registro, che potesse rivelare la mia identità.
Il mio respiro diventa rapido come ho sentito il mio capo dire, "Sposta le mani e leviamo questa borsa. Deve essere impossibile respirare lì sotto. "
"NO!" Ho strillato nel mio miglior tentativo di mascherare la mia voce. "Sto bene. Voglio solo andare via di qui. "
"Sciocchezze, ci vorrà solo un minuto. Basta tenere stretto mentre io tiro via questo nastro. "
Ho strillato ancora una volta, ma era troppo tardi. Mentre il nastro è stato staccato dalla pelle del mio collo si strappò il sacchetto di carta e in poco tempo il mio viso è stato scoperto.
"È IL COACH SUSANNA!!" diversi studenti gridavano di gioia. "Dannazione, lei è davvero figa!!"
"Questo è troppo," Coach Tommaso ha detto con fermezza. "Tutti alle vostre classi. Lo spettacolo è finito. "
Dopo aver cercato di inseguire poche persone dietro al pennone, gli studenti cominciarono a malincuore ad allontanarsi continuando a guardarmi per tutto il tempo, non molto veloci, ma almeno rispettavano la direttiva.
"Stai bene, Susanna?" Il mio capo ha chiesto con preoccupazione mentre mi guardava dalla testa ai piedi. "Che cosa è successo qui?"
"E 'una lunga storia," risposi con un sospiro.
Il mio capo ha preso possesso del mio braccio e mi chiese se sapevo dove fossero i miei vestiti. Quando ho risposto che non ne avevo idea, disse, "Andiamo con Chiara fuori dal parcheggio."
Abbiamo iniziato a camminare verso l'edificio amministrativo e sono rimasta pienamente e dolorosamente consapevole che Chiara ed io eravamo ancora nude e ci dirigevamo verso un edificio pieno di studenti e di altri docenti che si preparavano per l'inizio della giornata scolastica.
"Dove stiamo andando?" Ho chiesto al mio capo con voce rotta.
"Nell'ufficio del preside. Dobbiamo fare luce su questo, subito. Abbiamo bisogno di andare fino in fondo, mentre è ancora fresco nella memoria. Anche il più piccolo dettaglio potrebbe aiutare a capire chi vi ha fatto questo. E' imperativo che noi prendiamo il colpevole. "
"Sì, sono d'accordo. . . ma io non posso andare in là così! Sono nuda. "
"Susanna, tutto l'intero corpo studentesco ti ha già visto in questo modo. Inoltre non si può stare qui fuori nel parcheggio. Sarai più sicura una volta dentro. "
La sua logica aveva un senso ma non mi convinceva e, dopo tutto, era il mio capo e lui sapeva la mia storia con i miei studenti. Ho pensato che avessi bisogno di tutto il sostegno che potessi ottenere di fronte al principale. Così, a malincuore, siamo andati e ho cercato di agire come se non fosse un grosso problema, ma in realtà, era un ENORME problema.
Camminavo per le sale del palazzo amministrativo completamente nuda. Sale che avevo camminato centinaia di volte completamente vestita, è stato intenso per non dire altro. Gli studenti guardavano, i docenti sorrisero in segno di apprezzamento e il personale di segreteria ghignò. Sono stata mortificata. Pensare che pochi istanti prima ero così vicino ad avere un orgasmo di fronte a centinaia di studenti. Che differenza possono fare pochi minuti. Ora avevo solo voglia di morire.
Eravamo in piedi in quell'ufficio completamente nude di fronte al presidente e al rappresentante degli studenti che gettavano domanda dopo domanda cercando di capire tutto, era orribile. C'era un tremendo senso di urgenza nel loro interrogatorio, così tanto in fretta per arrivare alla verità che nessuno si è preoccupato di offrirci qualcosa per coprirci. Invece siamo rimaste lì, esposte e imbarazzate di fronte a un numero sempre crescente di docenti. Con tutte quelle persone non c'erano neppure le sedie per noi! Eravamo circondate, esposte a tutti su tutti i lati.
Il mio capo e il Preside erano molto solidali, i dettagli che Chiara ha dato su Sara, Emilia e Rosanna, del trattamento di Rosalia, di quello che ha visto mentre veniva legata al pennone furono sufficienti per ottenere l'espulsione delle tre ragazze.
Ho finito l'anno scolastico e mi è stato offerto un contratto per tornare. Non sono sicura di cosa farò in autunno. Sto ancora cercando di decidere. Se dovessi tornare posso solo immaginare che tipo di cose potrebbe accadere! La mente vacilla sulle varie possibilità! Una cosa è certa, però, non dimenticherò mai il mio primo anno di insegnamento.
Fine