Gli Antichi Etruschi

LucioAnneoSeneca1989
00martedì 22 settembre 2009 17:15
C.f.n.m. ai tempi delle antiche popolazioni... una cosa normalissima...

Il nudo per gli etruschi, come del resto per molti popoli antichi, non era un problema. Era piuttosto una condizione quasi naturale. Gli etruschi affatto o poco vestiti si sentivano a loro agio. Non provavano imbarazzi o condizionamenti psicologici. Nelle raffigurazioni sepolcrali, principalmente a Tarquinia ma anche a Vulci (Tomba François) o a Chiusi, personaggi e figuranti vengono spesso rappresentati completamente nudi o precariamente coperti da una fascia annodata sui fianchi o da un variopinto scialle semplicemente appoggiato sulle spalle o sulle braccia; altre volte sono vestiti con una sorta di giubba che copre solo "dalla cintola in su" (tanto per invertire i termini culturali del nostro senso del pudore): giovani, adulti, fanciulli, coppieri, servitori, cavalieri, lottatori, musici, flautisti, danzatori, guerrieri, prigionieri, atleti, astanti, pescatori, aristocratici e gente comune, divinità marine e personaggi mitologici…

Tutti manifestano grande naturalezza: non c'è morbosità nei servitori completamente nudi, intenti nelle loro mansioni; nessuno si cura della loro nudità che è quasi un abito. Non c'è sensualità o malizia nei movimenti rapidi dei danzatori, nei loro manti svolazzanti nel ritmo della danza, piuttosto dinamismo, vitalità, ebbrezza. Che gli atleti siano nudi viene da sé, nessuno mai nell'antichità li ha immaginati diversamente. E come volete che sia un ragazzo che si tuffa da uno scoglio? i costumi da bagno saranno inventati secoli dopo. Certo i cavalieri uno se li immagina vestiti, anzi bardati, (ed anche i cavalli). Invece no, nudi anche loro. I prigionieri sono nudi, anzi denudati, depredati di tutto, prima di essere uccisi. Questo rientra nelle regole. Ma allora perché sono nudi anche i vincitori, e i carnefici? Quanto ai personaggi mitologici, per chiudere, è a tutti evidente che non sarebbero più tali se fossero vestiti.

Insomma, "gli etruschi stavano parecchio nudi" come annotava Lawrence, l'autore di "L'amante di lady Chatterley", ai tempi del suo grand tour in Etruria, nel suo Etruscan Places.

Recuperando un tono meno ameno, si deve però rilevare, come del resto appare assolutamente evidente negli affreschi di Tarquinia, che la nudità decontestualizzata dal rapporto sessuale è per gli etruschi una prerogativa pressochè esclusivamente maschile. Le donne, al contrario, sono quasi sempre rappresentate con abiti ricchi e sfarzosi, truccate, ingioiellate, e con tanto di elaborate acconciature. Pur con qualche significativa eccezione, come ad esempio la danzatrice della Tomba delle Leonesse che balla con un partner nudo vestita solo di un velo completamente trasparente, la donna etrusca non scopre il suo corpo; non assume atteggiamenti provocanti o marcatamente seduttivi; il suo tratto distintivo è la femminilità, e una dote di vitalità amministrata con compostezza.

Questo è quanto ci sembra di poter leggere nelle tombe. E poco importa se ciò cozza con la vulgata storicamente persistente secondo cui le donne etrusche erano libere, anzi libertine. Ma di ciò, come pure delle possibili ragioni di questa palese discrepanza nel modo di sentire e di rappresentare il corpo maschile e quello femminile, parleremo nei capitoli successivi.

Vogliamo riservare l'ultima annotazione di questo capitolo al diverso colore utilizzato negli affreschi per dipingere i corpi. Il corpo maschile viene costantemente dipinto con un colore rosso o rosso scuro; il corpo femminile invece con un colore chiaro. Ciò pur rientrando in canoni estetici ampiamente diffusi e condivisi (non è forse "dalle candide braccia" il costante appellativo di Elena nell'Iliade?) e pur rispondendo alla necessità di distinguere "a colpo d'occhio" il maschile dal femminile (nelle scuola si usa ancora oggi un grembiulino nero per i bambini e uno bianco per le bambine) è, a nostro avviso, qualcosa di più di una semplice convenzione iconografica e al tempo stesso qualcosa di meno di una rappresentazione con peculiare, se non esclusiva, valenza simbolica (come pure è stato sostenuto). La differenza di colore va probabilmente rapportata a motivazioni di tipo semplicemente naturalistico: al fatto cioè che trovandosi spesso gli uomini, se non nudi, poco vestiti subivano inevitabilmente gli effetti dei raggi del sole sulla pelle, che assumeva così il caratteristico colore rosso o rosso cupo dell'abbronzatura; le donne invece, costantemente coperte dagli abiti, venivano preservate, conservando così una carnagione chiara e perlacea.

Anche su questo Lawrence dice la sua e argomenta: quando un ragazzo italiano di oggi va quasi nudo sulla spiaggia diventa di un bel colore rosso brunito. Proprio come un etrusco.

Buona Lettura !!!

Saluti...
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