Esperienza con collega 4

Scusate l’assenza. La storia poi è continuata. E’ venuta più volte a casa mia a studiare, io sempre nudo e lei vestita. Una di queste volte parlando le ho detto che avevo male alla schiena. Lei mi risponde di fare pausa così mi fa un massaggio alla schiena. Così mi dice di portare delle creme e stendermi sul divano. Obbedisco ed inizia a massaggiarmi (ovviamente è inutile dirvi che ero a pancia in giù). Così inizia a massaggiarmi vicino al collo e alle spalle. Piano piano scende sempre più giù. Nel frattempo parlavamo dei benefici del messaggio etc. Dopo che arriva in fondo alla schiena, diciamo alla linea dei pantaloni, mi dice che tanto vale continui a farmi il massaggio cosi mi rilasso per bene perchè sente i miei muscoli molto contratti. Al posto di continuare, però, riprende dal polpaccio. Potete immaginare la mia delusione! Così mi massaggia un polpaccio e arriva alla coscia. Poi passa all’altro. Anche lì, prima polpaccio poi coscia. Però questa volta non si ferma, ma continua a salire verso i glutei. Man mano che sale le mani vanno sempre più giù verso l’interno coscia, sfiorandomi le palle. Continua poi massaggiandomi i glutei. Dopo abbondanti 5 minuti, che mi sembravano un’eternità, mi dice di girarmi. Io le chiedo perché, e lei mi risponde che mi ha sentito troppo contratto e mi farebbe bene anche davanti. Così mi giro mettendomi supino col cazzo in tiro. Questa volta inizia dal basso, cioè dalle gambe. Parlando e pensando ad altro riesco a farmi passare l’erezione. Passa poi al petto, all’addome e poi arriva vicino all’inguine. Mentre massaggia quella zona sfiora il mio cazzo che, piano piano, si sveglia sempre più. Lei ride e guardandolo mi dice “L’avevo detto io che eri troppo teso, ti devi rilassare, così non va bene”, continuando a massaggiarmi. Io le ripeto che sono reazione naturali e lei mi risponde “Se vuoi puoi venire, visto che è naturale”. Io, ridendo, “Mi ci vorrebbe una mano” e lei indicandomelo “Se sei già così, non penso” continuando a massaggiarmi la zona inguinale. Dopo una decina di minuti, capendo che non sarebbe andata oltre, vengo e lei inizia a ridere. SI alza, mi prende dei tovaglioli per asciugarmi e riprendiamo lo studio…
Da quella sera mi son tormentato pensando a perché non me l’avesse preso.

Speriamo che ci sia altro ancora

Speriamo che ci sia altro ancora