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Tutto è cominciato qualche anno fa. Avevo 22 anni e mi venne un eczema che mi coprì gran parte della parte posteriore del corpo, schena, sedere e gambe. Andai da un dermatologo che mi diede una cura che consisteva nell'applicazione di una sorta di "fango" molto liquido. Era un'operazione che non potevo fare da solo, ma che, date le zone interessate, mi avrebbe costretto a rimanere completamente nudo. Dopo un po' di esitazione chiesi auito a mia madre, che non mi vedeva nudo dall'infanzia, e nei confronti della quale, in età adolescenziale, avevo un pudore quasi maniacale, nonostante, a causa della prematura scomparsa di mio padre, sia cresciuto da solo con lei. Mia madre ovviamente accettò di aiutarmi, e rimase anche piacevolmente sorpresa dal fatto che avevo deciso di liberarmi di questo tabù (credo che solo qualche anno prima piuttosto avrei rinunciato alla cura).
Al momento dell'inizio delle applicazioni però, quando mi ritrovai tutto nudo davanti a lei, fui pervaso da una strana ed inedita eccitazione. La situazione mi intrigava, e non poco. Tengo a sottolineare che non provavo, e non provo, alcuna attrazione sessuale nei confronti di mia madre, nessun desiderio incestuoso. Mi piaceva che lei mi vedesse nudo, tutto qua.
Questo piacere esibizionistico venne poi alimentato, credo del tutto inconsapevolmente, da mia madre stessa. Per esempio, sapeva che a me, in estate, piace dormire nudo, cosa che facevo ovviamente con la porta della camera chiusa a chiave. Dal momento che non provavo più vergogna mi disse che, se volevo, potevo lasciare la porta aperta, così circolava più aria. Nonostante io abbia sempre cercato di non esagerare (non giravo mai nudo per casa, anche se l'istinto sarebbe stato quello), e lei stessa non è che entrasse tutte le mattine in camera mia, è evidente che, specie d'estate, le occasioni in cui mi vedeva nudo erano tante, e ogni volta erano fonte di incredibile piacere ed eccitazione, tanto che talvolta sono riuscito a stento a contenere l'erezione.