bullorullo
00giovedì 26 dicembre 2013 00:56
Fisioterapista
Salve a tutti. Vorrei raccontarvi questa nuova esperienza accadutami un paio di settimane fa. Io sono uno sportivo e la squadra in cui gioco aveva appena finito il girone di andata del campionato e così l’allenatore ha organizzato un’allenamento/partita contro una squadra vicino a noi. Quest’allenamento si doveva svolgere di sera. Io lavorando fino a tardi sono arrivato al campo un po in ritardo, quando ormai tutti i miei compagni erano in campo. Celermente mi dirigo verso gli spogliatoi che già conoscevo. Entro nell’anticamera che presenta a sinistra gli spogliatoi dei locali, a destra quello degli ospiti e frontalmente lo staziono del fisioterapista. Qui sulla porta che aspetta vedo una ragazza che riconosco. E’ Federica, una ragazza di 3 o 4 anni più giovane di me con la quale avevo lavorato un’estate in campagna. E’ una ragazza di bassa statura, con i capelli biondi tagliato corti, occhi castani e due grand occhiali, con ahimè poche tette. Io non sapevo che lavorava per la squadra locale e la saluto con 3 baci. Lei mi saluta molto calorosamente e attacca subito a parlare. Come stai, da quanto non ci si vede, non sapevo giocassi qui, ecc ecc. Io ho un po di fretta perché sono già in evidente ritardo. Mentre le rispondo guardo nello spogliatoio e lo vedo vuoto, e qui mi viene una bella idea. Le dico “Fede, ti dispiace se continuiamo la conversazione mentre mi preparo nello spogliatoio, così non faccio troppo tardi?” e lei prontamente “no assolutamente” e mi segue entrando nello spogliatoio. L’ambiente non è molto spazioso, panche sui tre lati e un accesso alle docce sul lato di sinistra. Io prendo posto di fronte a lei, cosi da poterla guardare in faccia mentre parliamo. Fuori fa parecchio freddo, e appena mi tolgo il giubbotto le chiedo “puoi accostare la porta che entra troppo freddo?” lei esegue senza obbiettare, chiudendoci così entrambi dentro. Lei è in piedi davanti a me, a tipo 2 metri, che mi racconta degli studi che fa e di come si trova con la squadra. Io intanto mi tolgo felpa e maglia, restando a torso nudo. Qui lei mi fa con un velo di imbarazzo “ Scusa, sono stata un po invadente, vuoi che esca mentre ti vesti?” e io “figurati, non mi imbarazzo mica, resta pure che è da tanto che non parliamo”. Lei sembra tranquillizzata, e legittimata a vedermi così parzialmente svestito. Io proseguo allora e mi calo anche i pantaloni, restando solo in mutande davanti a lei. Non è niente di scandaloso, quando lavoravamo assieme ero sempre a torso nudo, per entrambi non cambia praticamente nulla. Prendo poi dalla borsa la maglia termica che uso per allenarmi e la infilo, però essendo elastica non mi copre la zona del pisello, lasciandomi quindi le mutande ben visibili. Sembra tutto normale ma lei non sa che io gioco sempre con il costume, e che per metterlo mi dovrò spogliare nudo. Io lo lascio volentieri in fondo alla borsa, e mentre lei mi racconta di Sara, una ragazza che lavorava con noi, io mi sfilo con tranquillità le mutande. Così mi ritrovo bello nudo davanti a lei, che immediatamente mi guarda il pisello. Io non la guardo in faccia, aspetto, come se nulla fosse. Lei si ferma di parlare per qualche secondo e poi le esce un “però”. Io allora alzo lo sguardo e la vedo tutta rossa che mi guarda e mi dice “non pensavo ti spogliassi nudo, così, davanti a me” e dicendolo passa dai miei occhi, al mio pisello e poi ancora ai miei occhi. Io resto per un attimo a studiarla. Non capisco se c’è risentimento, sorpresa o un certo interesse nella sua voce. Poi le dico “Scusami, non pensavo ti desse fastidio, ma mi metto sempre il costume per giocare” e lei prontamente replica sorridendo “no non hai capito, non mi da fastidio, mi ha solo sorpreso la tua naturalezza nel farlo, tutto qui.” Rossa di imbarazzo lo era ancora, ma adesso sorrideva apertamente. Io invece mi stavo eccitando, e il mio pisello stava crescendo abbastanza in fretta, cominciando a raddrizzarsi. Sicuramente lei, dal risolino che che fa se ne accorge, quindi io per enfatizzare il tutto le dico “ Si però Fede, se mi fissi così un po mi imbarazzo, ma anche un po mi eccito, come puoi constatare tu stessa” detto ciò lei mi guarda ben bene il pisello ormai tutt’altro che tranquillo e fa una bella ristata dicendo “ Hai ragione, scusami, ma sei stato tu ad iniziare”. Rido pure io e nel mentre mi infilo il costume e rimetto dentro il pisello un po faticando, sempre sotto lo sguardo senza più remore di Federica. Finisco di vestirmi e intanto continuiamo a parlare. Poi mi avvio all’uscita con lei che mi anticipa, le do tre baci e nel farlo noto che lei arrossisce notevolmente. Mi dice “ io non ci sono fino a fine allenamento, spero veniate ancora qui ad allenarvi, mi ha fatto piacere rivederti” e io replico “ anche a me ha fatto piacere, spero solo di arrivare puntuale la prossima volta” e sorridendo le faccio una linguaccia. Ride anche lei, ma forse nella sua ultima affermazione un po di malizia c’era…. Non vi dico che allenamento orribile ho fatto poi con la testa che tornava sempre allo spogliatoio galeotto…..
flickRM
00venerdì 27 dicembre 2013 15:47
Avventura meravigliosa e condotta magistralmente!
10 e lode!
LucioAnneoSeneca1989
00lunedì 6 gennaio 2014 14:35
Re: Fisioterapista
bullorullo, 26/12/2013 00:56:

Salve a tutti. Vorrei raccontarvi questa nuova esperienza accadutami un paio di settimane fa. Io sono uno sportivo e la squadra in cui gioco aveva appena finito il girone di andata del campionato e così l’allenatore ha organizzato un’allenamento/partita contro una squadra vicino a noi. Quest’allenamento si doveva svolgere di sera. Io lavorando fino a tardi sono arrivato al campo un po in ritardo, quando ormai tutti i miei compagni erano in campo. Celermente mi dirigo verso gli spogliatoi che già conoscevo. Entro nell’anticamera che presenta a sinistra gli spogliatoi dei locali, a destra quello degli ospiti e frontalmente lo staziono del fisioterapista. Qui sulla porta che aspetta vedo una ragazza che riconosco. E’ Federica, una ragazza di 3 o 4 anni più giovane di me con la quale avevo lavorato un’estate in campagna. E’ una ragazza di bassa statura, con i capelli biondi tagliato corti, occhi castani e due grand occhiali, con ahimè poche tette. Io non sapevo che lavorava per la squadra locale e la saluto con 3 baci. Lei mi saluta molto calorosamente e attacca subito a parlare. Come stai, da quanto non ci si vede, non sapevo giocassi qui, ecc ecc. Io ho un po di fretta perché sono già in evidente ritardo. Mentre le rispondo guardo nello spogliatoio e lo vedo vuoto, e qui mi viene una bella idea. Le dico “Fede, ti dispiace se continuiamo la conversazione mentre mi preparo nello spogliatoio, così non faccio troppo tardi?” e lei prontamente “no assolutamente” e mi segue entrando nello spogliatoio. L’ambiente non è molto spazioso, panche sui tre lati e un accesso alle docce sul lato di sinistra. Io prendo posto di fronte a lei, cosi da poterla guardare in faccia mentre parliamo. Fuori fa parecchio freddo, e appena mi tolgo il giubbotto le chiedo “puoi accostare la porta che entra troppo freddo?” lei esegue senza obbiettare, chiudendoci così entrambi dentro. Lei è in piedi davanti a me, a tipo 2 metri, che mi racconta degli studi che fa e di come si trova con la squadra. Io intanto mi tolgo felpa e maglia, restando a torso nudo. Qui lei mi fa con un velo di imbarazzo “ Scusa, sono stata un po invadente, vuoi che esca mentre ti vesti?” e io “figurati, non mi imbarazzo mica, resta pure che è da tanto che non parliamo”. Lei sembra tranquillizzata, e legittimata a vedermi così parzialmente svestito. Io proseguo allora e mi calo anche i pantaloni, restando solo in mutande davanti a lei. Non è niente di scandaloso, quando lavoravamo assieme ero sempre a torso nudo, per entrambi non cambia praticamente nulla. Prendo poi dalla borsa la maglia termica che uso per allenarmi e la infilo, però essendo elastica non mi copre la zona del pisello, lasciandomi quindi le mutande ben visibili. Sembra tutto normale ma lei non sa che io gioco sempre con il costume, e che per metterlo mi dovrò spogliare nudo. Io lo lascio volentieri in fondo alla borsa, e mentre lei mi racconta di Sara, una ragazza che lavorava con noi, io mi sfilo con tranquillità le mutande. Così mi ritrovo bello nudo davanti a lei, che immediatamente mi guarda il pisello. Io non la guardo in faccia, aspetto, come se nulla fosse. Lei si ferma di parlare per qualche secondo e poi le esce un “però”. Io allora alzo lo sguardo e la vedo tutta rossa che mi guarda e mi dice “non pensavo ti spogliassi nudo, così, davanti a me” e dicendolo passa dai miei occhi, al mio pisello e poi ancora ai miei occhi. Io resto per un attimo a studiarla. Non capisco se c’è risentimento, sorpresa o un certo interesse nella sua voce. Poi le dico “Scusami, non pensavo ti desse fastidio, ma mi metto sempre il costume per giocare” e lei prontamente replica sorridendo “no non hai capito, non mi da fastidio, mi ha solo sorpreso la tua naturalezza nel farlo, tutto qui.” Rossa di imbarazzo lo era ancora, ma adesso sorrideva apertamente. Io invece mi stavo eccitando, e il mio pisello stava crescendo abbastanza in fretta, cominciando a raddrizzarsi. Sicuramente lei, dal risolino che che fa se ne accorge, quindi io per enfatizzare il tutto le dico “ Si però Fede, se mi fissi così un po mi imbarazzo, ma anche un po mi eccito, come puoi constatare tu stessa” detto ciò lei mi guarda ben bene il pisello ormai tutt’altro che tranquillo e fa una bella ristata dicendo “ Hai ragione, scusami, ma sei stato tu ad iniziare”. Rido pure io e nel mentre mi infilo il costume e rimetto dentro il pisello un po faticando, sempre sotto lo sguardo senza più remore di Federica. Finisco di vestirmi e intanto continuiamo a parlare. Poi mi avvio all’uscita con lei che mi anticipa, le do tre baci e nel farlo noto che lei arrossisce notevolmente. Mi dice “ io non ci sono fino a fine allenamento, spero veniate ancora qui ad allenarvi, mi ha fatto piacere rivederti” e io replico “ anche a me ha fatto piacere, spero solo di arrivare puntuale la prossima volta” e sorridendo le faccio una linguaccia. Ride anche lei, ma forse nella sua ultima affermazione un po di malizia c’era…. Non vi dico che allenamento orribile ho fatto poi con la testa che tornava sempre allo spogliatoio galeotto…..



Audace
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