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La nuova naja

Ultimo Aggiornamento: 13/08/2021 18:30
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OFFLINE
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Età: 34
Sesso: Femminile
11/08/2021 08:30

Per dimostrare la superiorità femminile e placare gli animi dei maschi, il governo italiano decise di reintrodurre la leva obbligatoria, ma diversa da quella conosciuta fin ora.
Tutti gli uomini che raggiungevano la maggiore età e tutti quelli che non avevano fatto il servizio militare, venivano chiamati al dovere.
Ia naja moderna, a differenza di quella vecchia, serviva per ridimensionare l’ego e umiliare tutti quelli che avevano la sfortuna di nascere con un pene in mezzo alle gambe.

La mattina ci si doveva alzare presto e bisognava spogliarsi nudi e mettersi sull’attenti. Una comandante passava uno a uno a stringere con degli anelli i testicoli degli uomini e dei ragazzi, legandoli fra loro con una catena.
Finita questa operazione bisognava marciare fuori dalla caserma, tutti rigorosamente allo stesso passo altrimenti la catena avrebbe tirato i testicoli e il malcapitato avrebbe sentito un dolore lancinante senza potersi nemmeno fermare.
Questo serviva per insegnare l’ordine e il ritmo.
Raggiunto il centro cittadino i soldatini dai testicoli doloranti, dovevano fare esercizi, circondati dagli sguardi indiscreti delle cittadine che gioivano di queste umiliazioni.
Ecco allora che dovevano fare le flessioni, saltare e fare i piegamenti. Mettendo bene in mostra i loro piselli salterini che a qualcuno iniziava a indurirsi e i testicoli doloranti, a volte gonfi e rossi. Il tutto rigorosamente sotto gli occhi vigili delle donne.
I ragazzi erano tutti molto imbarazzati, dal più giovane al più vecchio ma erano obbligati per legge a queste umiliazioni.
Dopo ore di esercizi sotto il sole la comandante li schiera in piedi uno a fianco all’altro con le gambe divaricate e le mani dietro la schiena e li libera dagli anelli.
I maschi di tutte le età avrebbero avuto qualche ora libera ma solo a un paio di condizioni: le donne potevano fare loro ciò che volevano senza però ferire o picchiare e gli uomini per nessuna ragione avrebbero potuto eiaculare.
In caso di eiaculazione veniva aggiunto 1 mese in più di leva.
Questo serviva per l’autocontrollo.
Una volta liberati, alcuni cercavano di nascondersi i genitali con le mani, altri si accucciavano a terra, altri ancora fingevano che non ci fosse nulla di cui imbarazzarsi.
Un paio di ragazze che stavano assistendo alla scena, decise di andare a stuzzicare un ragazzotto bello e fisicato dal corpo statuario e liscio, un morettino di circa trentacinque bello e ben dotato. Si avvicinarono e iniziarono ad accarezzarlo dolcemente sul pene e a massaggiargli i testicoli. Piano piano, con piccoli sussulti, il pene moscio si gonfiava sempre di più, il prepuzio si apriva e si ritraeva fino quando l’erezione raggiunse il culmine lasciando il glande completamente scappucciato.
Lui era visibilmente imbarazzato e le giovani donne, fiere di loro, continuarono a stuzzicarlo per vedere se sarebbe riuscito a trattenersi. Il membro pulsava sempre di più e la cappella divenata sempre più rossa e i testicoli già doloranti, dolevano sempre di più ma il bel soldato sudato e provato riuscì a resistere. Nonostante qualche piccola gocciolina di liquido pre eiaculatorio avesse fatto capolino bagnando la punta del pene.
Non molto lontano una donna di circa cinquant’anni prese di mira due giovani ragazzi di primo pelo, erano poco più che diciottenni. Li avvicinò e iniziò a confrontarne i membri prendendo le misure dei loro peni, mettendoli uno accanto all’altro, facendogli sfregare insieme le cappelle (cosa che li disgustava e imbarazzava molto) e a questo punto decise di faglieli diventare duri segandoli vigorosamente, non ci volle molto a quell’età, erano ancora in piena tempesta ormonale. Uno dei due in poco tempo esplose in una copiosa eiaculazione mentre l’altro riuscì a trattenersi. Il malcapitato venne subito denunciato e arrestato.
Prima, ovviamente, dovette pulire la mano della donna che fingeva rabbia e disprezzo per quel ragazzo che non era riuscito a fermare l’eiaculazione.

A fine giornata, i maschi umiliati toccati e derisi vennero legati nuovamente ai testicoli e messi in marcia verso la caserma.
Prima della doccia venne permesso loro di masturbarsi ma controllati a vista dalle loro superiori e, uno accanto all’altro, in piedi, nudi, a gambe divaricate e con la mano sinistra dietro la schiena, cominciarono tutti a menarselo allo stesso ritmo.
Questo serviva per far capire loro che la donna era superiore e loro che stanchi e nudi come vermi erano lì a eseguire ogni sorta di umiliazione gli venisse imposta.

lety❤️
OFFLINE
Post: 29
Città: TORINO
Età: 38
Sesso: Maschile
13/08/2021 18:30

Ma con solo un anello ai coglioni si riuscirebbe lo stesso a masturbarsi ..
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